
In città comincia a fare sempre più caldo e ciò è sintomo che il week end elettorale di giugno si avvicina sempre più. Precisamente, mancano solo due settimane alla data in cui sarà rinnovata l’Amministrazione comunale e quella provinciale, ma non solo, visto che, nelle stesse date, si svolgeranno anche le Europee. Proprio le istituzioni continentali hanno costituito un tema molto dibattuto in settimana. Per primo, il candidato al Parlamento europeo del Pdl Giuseppe Gargani, che ha rilevato come l’Irpinia e la Campania siano euroscettiche data la cattiva gestione del governo regionale dei fondi comunitari. Considerazione, questa, su cui è convenuto anche il leader Adc Francesco Pionati. Sulla questione dei fondi è intervenuto anche Cosimo Sibilia, di tappa a Mercogliano nel suo tour elettorale, sottolineando l’assoluta importanza di questi finanziamenti per mettere in pratica il piano di rilancio che il centrodestra ha in mente per l’ente Provincia.
A proposito di fondi europei, confermata per ora la mancata proroga alla scadenza del trenta giungo per il completamento dei lavori al tunnel di piazza Garibaldi. A riportare in vista la questione della scadenza, oltre l’avvicinarsi stesso della data, il comitato antitunnel che si è detto preoccupato per i tempi di avanzamento dell’opera. Le vicende cantieri e viabilità, dunque, restano molto vive sul tavolo di discussione (d’altro canto il traffico non è certo diminuito) in una città che ha visto anche partire i lavori di preparazione al passaggio del Giro d’Italia ciclistico. Se di strade se ne discute molto, su una in particolare si sono confrontati i candidati a sindaco: Corso Vittorio Emanule. C’è stata una sostanziale convergenza sulla necessità di porre l’arredo urbano in breve tempo e di poter sfruttare al meglio il Corso per l’estate (per ora e ben sfruttato nella campagna elettorale). Tutti i candidati concordano sulla decisione di lasciare la strada chiusa al traffico ma divergono su come farlo. Soprattutto Massimo Preziosi, che affida a un futuro meditatissimo piano del traffico la gestione della zona pedonale; dunque, rimarcando come ciò non sia stato fatto in passato. Questione su cui anche il Movimento di centro per Avellino ha posto più volte l’accento. Dalle strade alle periferie, dato che il degrado e i problemi delle aree estreme della città sono stati protagonisti degli ultimi giorni. Molti gli incontri tenuti in queste stesse zone dagli schieramenti, tra cui il Centrosinistra alternativo in borgo Ferrovia. Dalle liste Mpa per il Comune la denuncia d’invivibilità di alcune zone periferiche come il quartiere San Tommaso. Discussione ripresa anche da Italiani nel mondo che colpevolizzano l’Amministrazione di aver dimenticato le aree più esterne rispetto al centro.
In questa campagna elettorale, certamente, ce le si manda a dire. Tra le tante polemiche ideologiche e un po’ strumentali montate da circa un mese, negli ultimi giorni sono aumentate quelle fatte a colpi di comunicati stampa, lettere alla cittadinanza e interviste. Lungi dall’essere cosa non consentita, la percezione è che alla fine si torni sempre sugli stessi temi: l’antidemitismo, la coerenza, il rinnovamento che rinnovamento non può essere. Cose che, forse, all’elettorato interessano sì, ma fino a un certo punto. Così, tra i tanti discorsi, il senatore Cosimo Sibilia è tornato a parlare dell’intesa Pdl – Udc, al Centro Della Porta con i candidati di Nuova Italia: “Ognuno con la propria storia e identità – ha spiegato - ma con basi programmatiche solide e condivise”. Come a dire: l’Irpinia ha i suoi problemi e per questi non esistono soluzioni politiche, ma solo quelle buone soluzioni su cui Pdl e Udc concordano.
Sul discorso degli antidemitiani cronici è intervenuto anche il candidato alla Provincia del Centrosinistra alternativo Amalio Santoro. In occasione dell’apertura ufficiale della campagna elettorale, lo scorso martedì diciannove, Santoro ha parlato, tra le tante cose, di come sia inutile e poco conveniente questo “giocare a fare gli antidemitiani”. La giornata inaugurale è stata caratterizzata soprattutto dagli interventi dei due candidati che, oltre a presentare le linee programmatiche, hanno avuto non pochi affondi per i rivali politici. Settimana di lavoro intenso anche per Gianluca Festa di Obiettivo in comune. Diversi gli incontri della sede del comitato civico in cui ambiente, sviluppo sostenibile e ruolo delle donne in politica sono stati le parole chiave.
A proposito di fondi europei, confermata per ora la mancata proroga alla scadenza del trenta giungo per il completamento dei lavori al tunnel di piazza Garibaldi. A riportare in vista la questione della scadenza, oltre l’avvicinarsi stesso della data, il comitato antitunnel che si è detto preoccupato per i tempi di avanzamento dell’opera. Le vicende cantieri e viabilità, dunque, restano molto vive sul tavolo di discussione (d’altro canto il traffico non è certo diminuito) in una città che ha visto anche partire i lavori di preparazione al passaggio del Giro d’Italia ciclistico. Se di strade se ne discute molto, su una in particolare si sono confrontati i candidati a sindaco: Corso Vittorio Emanule. C’è stata una sostanziale convergenza sulla necessità di porre l’arredo urbano in breve tempo e di poter sfruttare al meglio il Corso per l’estate (per ora e ben sfruttato nella campagna elettorale). Tutti i candidati concordano sulla decisione di lasciare la strada chiusa al traffico ma divergono su come farlo. Soprattutto Massimo Preziosi, che affida a un futuro meditatissimo piano del traffico la gestione della zona pedonale; dunque, rimarcando come ciò non sia stato fatto in passato. Questione su cui anche il Movimento di centro per Avellino ha posto più volte l’accento. Dalle strade alle periferie, dato che il degrado e i problemi delle aree estreme della città sono stati protagonisti degli ultimi giorni. Molti gli incontri tenuti in queste stesse zone dagli schieramenti, tra cui il Centrosinistra alternativo in borgo Ferrovia. Dalle liste Mpa per il Comune la denuncia d’invivibilità di alcune zone periferiche come il quartiere San Tommaso. Discussione ripresa anche da Italiani nel mondo che colpevolizzano l’Amministrazione di aver dimenticato le aree più esterne rispetto al centro.
In questa campagna elettorale, certamente, ce le si manda a dire. Tra le tante polemiche ideologiche e un po’ strumentali montate da circa un mese, negli ultimi giorni sono aumentate quelle fatte a colpi di comunicati stampa, lettere alla cittadinanza e interviste. Lungi dall’essere cosa non consentita, la percezione è che alla fine si torni sempre sugli stessi temi: l’antidemitismo, la coerenza, il rinnovamento che rinnovamento non può essere. Cose che, forse, all’elettorato interessano sì, ma fino a un certo punto. Così, tra i tanti discorsi, il senatore Cosimo Sibilia è tornato a parlare dell’intesa Pdl – Udc, al Centro Della Porta con i candidati di Nuova Italia: “Ognuno con la propria storia e identità – ha spiegato - ma con basi programmatiche solide e condivise”. Come a dire: l’Irpinia ha i suoi problemi e per questi non esistono soluzioni politiche, ma solo quelle buone soluzioni su cui Pdl e Udc concordano.
Sul discorso degli antidemitiani cronici è intervenuto anche il candidato alla Provincia del Centrosinistra alternativo Amalio Santoro. In occasione dell’apertura ufficiale della campagna elettorale, lo scorso martedì diciannove, Santoro ha parlato, tra le tante cose, di come sia inutile e poco conveniente questo “giocare a fare gli antidemitiani”. La giornata inaugurale è stata caratterizzata soprattutto dagli interventi dei due candidati che, oltre a presentare le linee programmatiche, hanno avuto non pochi affondi per i rivali politici. Settimana di lavoro intenso anche per Gianluca Festa di Obiettivo in comune. Diversi gli incontri della sede del comitato civico in cui ambiente, sviluppo sostenibile e ruolo delle donne in politica sono stati le parole chiave.
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