martedì 7 giugno 2011

FORUM DELLA COMUNICAZIONE 2011, CONFERENZA 1

Il 61% degli italiani ritiene che nel prossimo anno la comunicazione sarà una delle chiavi fondamentali per uscire dalla crisi. Ciò, stando ai dati che hanno aperto il primo incontro del Forum della Comunicazione 2011 di Roma.
“Innovazione, stile e valori: chi non comunica scompare”, il titolo della prima conferenza mediata da Giuliano Noci, ordinario di marketing al Politecnico di Milano. Un talk show in cui si è cercato di capire e di spiegare come la comunicazione sia un veicolo fondamentale per lo sviluppo di qualunque tipo di sistema, indifferentemente pubblico o privato, paragonando il modo in cui essa è fatta e sfruttata in Italia e all’estero. In particolare in Cina dove, come si apprende dal dibattito della mattinata, si conta la più grande popolazione di utenti internet: 450 milioni.
“La Comunicazione, chiave strategica di successo e strumento di ripresa dalla crisi economica, è leva su cui investire attraverso le diverse dimensioni di stile, innovazione e valori”, questa la frase lancio di questo incontro, animato da un dialogo tra esperti che ha messo in luce come la comunicazione giochi un ruolo fondamentale per le imprese per farsi conoscere e per fidelizzare il cliente, ma anche per attrarre quelle risorse umane ad alto tasso qualitativo che permettono di sopravvivere proprio in una fase di crisi come quella che il mondo globale sta attraversando.
Pubblico come privato, si diceva, stando all’intervento di Michele Coppola, assessore alla Cultura della regione Piemonte, impegnato nella promozione delle iniziative di Esperienza Italia del Piemonte, in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità. Iniziativa che, nelle parole dello stesso Coppola, “ha fatto i conti con l’esigenza di comunicare in un sistema tv-centrico”. L’anniversario del 1861 ha fornito un ottimo caso di studio rispetto alla comunicazione, al pari dell’esigenza e del tentativo in atto di curare l’immagine del Paese. Una reputazione internazionale compromessa a causa di problemi devastanti (quello dell’emergenza rifiuti in Campania tra i principali), come sottolineato da Domenico Arcuri, amministratore delegato Ivitalia. In realtà, Arcuri ha argomentato anche sulla grande spesa in “pubblicità” fatta dalle regioni meridionali negli ultimi anni, pur non ricevendone una ricaduta adeguata. Tema sul quale dissente Giuliano Noci che ha precisato come serva poco investire molto “se non si bada al modo in cui si spende e la comunicazione si realizza”.
E proprio su quest’ultimo punto è proseguita la discussione che ha messo in luce, tra le altre cose, il deficit di export in paesi come quelli in via di sviluppo del Bric (Brasile, Russia, India e Cina), dove una pessima comunicazione ci impedisce di sviluppare i nostri brand in maniera adeguata.
La diretta della manifestazione prosegue in streaming su Rai.tv
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