
Non si può certo dire che quello di quest’anno sia stato un Primo maggio uguale a tutti gli altri. Non che l’economia italiana sia piombata in un periodo nero in stile grande depressione ma, comunque, l’onda lunga della crisi economica americana si è fatta sentire nel corso dei mesi anche in Italia. E l’Irpinia? Lungi dall’essere un’isola felice, Avellino e provincia hanno trascorso la Festa dei lavoratori guardandosi indietro, scorrendo le ultime settimane fatte di grandi difficoltà per alcune importanti imprese locali e facendo i conti con i dati poco sereni sulla cassa integrazione, nella speranza che si diradino le nebbie all’orizzonte.
In occasione di questa giornata comunque di festa, i sindacati provinciali hanno tenuto un’incontro unitario al centro sociale Della Porta. Durante la manifestazione si è dato largo spazio alla voce dei lavoratori, ai precari e in mobilità, facendo sentire in prima persona il racconto di chi fa i conti con la realtà lavorativa in crisi. È stata questa l’occasione, inoltre, per rilanciare il tema del lavoro, da parte dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, nella discussione elettorale. Un appello congiunto a non far prevalere l’attenzione sulle alleanze elettorali e sulla propaganda, rispetto alle tematiche pratiche dei problemi lavorativi. Un fronte di discussione, questo, che sarà certamente al centro dei programmi elettorali e dei dibattiti che animeranno fortemente la campagna elettorale sui tre fronti (Comunali, Provinciali ed Europee), ognuno con le sue specifiche competenze. Tra le azioni pratiche che i lavoratori hanno messo in atto, anche quella di costituire il “Coordinamento di lavoratori contro la crisi”.
In tema di lavoro, dunque, di parole, discorsi e progetti ne sono stati spesi molti e ancora altri se ne spenderanno. Quello su cui val la pena ragionare ulteriormente sono alcuni dati e cifre. Ripercorrendo lo storico degli articoli e delle notizie circolati nel sistema dell’informazione locale nell’ultimo periodo, si possono analizzare e confrontare due ricerche. Secondo i dati forniti dalla Cgil, tra 2008 e 2009, in Irpinia, si registra un aumento del 308% di cassa integrata ordinaria e del 133% per quella straordinaria. La Cigl parla di circa seimila tra cassaintegrati o in mobilità e ventimila precari nella provincia. L’analisi si è poi soffermata sul lavoro sommerso. Confrontando i dati del primo trimestre 2008 a quelli del 2009, emerge l’aumento dell’89% di lavoratori irregolari e del 25% di aziende irregolari. Le somme che ognuno può tirare su queste cifre, vanno integrate con un'altra ricerca. Secondo l’Istat, facendo riferimento all’anno 2008 e non a quello in corso, il tasso di occupazione dei lavoratori tra quindici e sessantaquattro anni per l’Irpinia è il migliore in Campania. Positivo anche quello il tasso di disoccupazione per la nostra provincia nell’intero Mezzogiorno.
Le conclusioni possono essere molte e nei particolari vanno demandate a chi di competenza. Detto ciò, appare chiaro che il trend del lavoro per l’anno in corso è in negativo rispetto all’anno precedente e la velocità con cui è peggiorato è molto alta. Allo stesso tempo, comunque, c’è da dire che la situazione irpina è diversa e migliore rispetto a molte altre realtà italiane e del sud.
In occasione di questa giornata comunque di festa, i sindacati provinciali hanno tenuto un’incontro unitario al centro sociale Della Porta. Durante la manifestazione si è dato largo spazio alla voce dei lavoratori, ai precari e in mobilità, facendo sentire in prima persona il racconto di chi fa i conti con la realtà lavorativa in crisi. È stata questa l’occasione, inoltre, per rilanciare il tema del lavoro, da parte dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, nella discussione elettorale. Un appello congiunto a non far prevalere l’attenzione sulle alleanze elettorali e sulla propaganda, rispetto alle tematiche pratiche dei problemi lavorativi. Un fronte di discussione, questo, che sarà certamente al centro dei programmi elettorali e dei dibattiti che animeranno fortemente la campagna elettorale sui tre fronti (Comunali, Provinciali ed Europee), ognuno con le sue specifiche competenze. Tra le azioni pratiche che i lavoratori hanno messo in atto, anche quella di costituire il “Coordinamento di lavoratori contro la crisi”.
In tema di lavoro, dunque, di parole, discorsi e progetti ne sono stati spesi molti e ancora altri se ne spenderanno. Quello su cui val la pena ragionare ulteriormente sono alcuni dati e cifre. Ripercorrendo lo storico degli articoli e delle notizie circolati nel sistema dell’informazione locale nell’ultimo periodo, si possono analizzare e confrontare due ricerche. Secondo i dati forniti dalla Cgil, tra 2008 e 2009, in Irpinia, si registra un aumento del 308% di cassa integrata ordinaria e del 133% per quella straordinaria. La Cigl parla di circa seimila tra cassaintegrati o in mobilità e ventimila precari nella provincia. L’analisi si è poi soffermata sul lavoro sommerso. Confrontando i dati del primo trimestre 2008 a quelli del 2009, emerge l’aumento dell’89% di lavoratori irregolari e del 25% di aziende irregolari. Le somme che ognuno può tirare su queste cifre, vanno integrate con un'altra ricerca. Secondo l’Istat, facendo riferimento all’anno 2008 e non a quello in corso, il tasso di occupazione dei lavoratori tra quindici e sessantaquattro anni per l’Irpinia è il migliore in Campania. Positivo anche quello il tasso di disoccupazione per la nostra provincia nell’intero Mezzogiorno.
Le conclusioni possono essere molte e nei particolari vanno demandate a chi di competenza. Detto ciò, appare chiaro che il trend del lavoro per l’anno in corso è in negativo rispetto all’anno precedente e la velocità con cui è peggiorato è molto alta. Allo stesso tempo, comunque, c’è da dire che la situazione irpina è diversa e migliore rispetto a molte altre realtà italiane e del sud.
Nessun commento:
Posta un commento